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MICROSPIE AUDIO VIA RADIO Apparse verso la metà del secolo scorso, sono state le prime tecnologie investigative wireless della storia. Oggi resiste un mercato di nicchia suddiviso secondo la gamma radio di trasmissione: VHF Very High Frequencies 30-300Mhz o UHF Ultra High Frequencies 300Mhz-3Ghz. Di solito la potenza di trasmissione delle microspie radio è modesta per massimizzare la durata della batteria, per evitare che la trasmissione interferisca con altri apparecchi elettronici nei dintorni e per ridurre il rischio che l'audio trasmesso venga captato da terzi. Di conseguenza il raggio di azione tipico (detto anche"portata") è di 50-400 metri se ci sono ostacoli fra la microspia e il ricevitore oppure 300-2000 metri senza ostacoli. Gli ostacoli più comuni sono i muri, la vegetazione fitta, le infrastrutture pubbliche, i dossi di terreno, le strutture in metallo e gli ambienti seminterrati. La trasmissione delle microspie audio viene ricevuta con un radioricevitore, che deve trovarsi in qualsiasi punto entro il raggio di azione. Il radioricevitore capta le onde radio trasmesse dalla microspia e rende il contenuto della trasmissione ascoltabile all'orecchio umano. Ns. microspie radio a catalogo cliccare qui. VIDEOSPIE AUDIO/VIDEO VIA RADIO Alla fine degli anni 90 sono apparse anche le videospie audio/video via radio: in pratica sono microspie che trasmettono sia audio che immagini. In questo caso la trasmissione radio, che avviene su gamme radio UHF, contiene due informazioni: il segnale video ("portante") generato da una microcamera e il segnale audio ("sottoportante") generato da un microfono. Similarmente alle microspie audio viste sopra, anche le videospie vengono captate con un radioricevitore che deve trovarsi in qualsiasi punto entro il raggio di azione. Ma il ricevitore viene collegato ad un monitor per consentire sia l'ascolto dell'audio che la visione delle immagini trasmesse. Oggi anche le videospie radio sono confinate in un mercato di nicchia. Ns. videospie radio a catalogo cliccare qui. MICROSPIE AMBIENTALI GSM Sono apparse sul mercato nei primi anni 2000. Devono essere dotate di una SIM card perchè si connettono alle reti di telefonia mobile. Le microspie GSM consentono di ascoltare l'audio ambientale in diretta e senza limiti di distanza. Si tratta di un ascolto wireless particolarmente semplice perchè avviene tramite una normale telefonata. Le vecchie reti GSM sono ancora oggi l'unico vettore audio affidabile per questo tipo di microspie. Ad oggi risulta che in Italia le reti GSM resteranno attive almeno fino al 2028-2029. Mentre in altre nazioni bisogna valutare la situazione. Per dettagli sulla situazione delle reti GSM italiane cliccare qui. Ns. microspie GSM a catalogo cliccare qui. LOCALIZZATORI SATELLITARI GPS CON MICROFONO E REGISTRATORE Uniscono il tracking satellitare GPS e l'ascolto dell'audio ambientale in diretta. Alcune versioni sono dotate anche di registratore per registrare l'audio ambientale. Sono quindi microspie molto potenti perchè uniscono i tre controlli più richiesti in un unico sistema: localizzazione GPS, ascolto dell'audio in diretta e registrazione dell'audio. Similarmente alla microspie GSM già viste sopra, le vecchie reti GSM sono ancora oggi l'unico vettore audio affidabile anche per i localizzatori satellitari GPS dotati di microfono per ascoltare in diretta. Mentre ad es. i nostri localizzatori satellitari GPS NoSIM senza microfono funzionano su reti 4G LTE. Ns. localizzatori satellitari GPS a catalogo cliccare qui. VIDEOSPIE 4G / WIFI Terminiamo questa panoramica di tecnologie investigative wireless con le videospie 4G / WiFi. Apparse sul mercato fra il 2012 e il 2015, rappresentano la nuova generazione di microspie multimediali e integrate con internet. Trasmettono audio e video, videoregistrano, avvisano di movimenti in corso nell'ambiente controllato e consentono di consultare le videoregistrazioni a distanza. Recentemente sono nate anche le microspie ambientali WiFi, cioè apparati che trasmettono solo l'audio in diretta. La caratteristica comune di queste nuove soluzioni wireless è che trasmettono via internet. Ns. videospie 4G / WiFi a catalogo cliccare qui.
Spionaggio elettronico
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Lo spionaggio
non ha nulla di moderno.
Negli ultimi 3300 anni tutte le superpotenze hanno avuto delle strutture di intelligence. Le prime tracce di un servizio di intelligence strutturato risalgono al 1296 a.C. quando gli Egizi svilupparono una rete segreta per l'acquisizione di informazioni a danno degli Ittiti (dopo la battaglia di Quades per il controllo della Nubia). Agli Egizi si aggiunsero poco dopo i Fenici (1200-300 a.C.) che impiegarono una vasta rete di spie sotto copertura di mercanti in ogni porto del Mediterraneo. Anche gli Assiri, i Greci, i Romani e i Persiani fecero largo uso di organismi di intelligence. Spostandoci nel medioevo, è noto che molti eserciti effettuavano attività di infiltrazione nelle milizie nemiche per carpire strategie, caratteristiche di nuove armi e potenzialità offensive. Alle spie, se scoperte, venivano riservati trattamenti di particolare crudeltà. Ad esempio la Serenissima Repubblica di Venezia ha avuto una delle strutture di intelligence più potenti della storia, che veniva dotata di fondi pressochè illimitati. In più di un'occasione i servizi segreti lagunari hanno giocato un ruolo decisivo per la sopravvivenza di Venezia. In tempi più recenti è noto che una delle carte vincenti di Napoleone è stata un'intensa attività di spionaggio. Napoleone e l'organismo di 'Suretè' francese sono stati i precursori dell'intelligence moderna. Va citata anche la seconda guerra mondiale: uno dei principali vantaggi degli alleati nei confronti dei nazisti fu la superiorità delle loro strutture di intelligence, che in più di un'occasione arrivarono ad infiltrarsi in ambienti vicini ad Hitler. Durante la seconda guerra mondiale nasce anche lo spionaggio elettronico. Ad esempio l'epica operazione Overlord (sbarco in Normandia) è stata preceduta da una grande quantità di videoriprese da aerei spia. Va citata anche la spia 'Garbo' (Joan Pujol García), che giocò un ruolo fondamentale per il successo dello sbarco in Normandia con l'operazione segreta Fortitude (dove alcune videoriprese spia fasulle vennero fornite ai tedeschi per depistarli). L'apice dello spionaggio è stato raggiunto dal 1946 al 1991 con la guerra fredda, che è stata una lunga 'guerra di intelligence'. La guerra fredda ha segnato l'inizio dello spionaggio elettronico massivo. Fra gli innumerevoli casi di spionaggio elettronico durante la guerra fredda, un paio sono passati agli annali. Da citare innazitutto il tecnico elettronico Horst Schwirkmann: nel 1964 scoprì che l’ambasciata tedesca a Mosca era infestata da una cinquantina di microspie del KGB. Ma c'è anche lo scandalo americano Watergate del 1972, dove cinque tecnici elettronici vicini al partito repubblicano e al presidente Richard Nixon furono scoperti mentre installavano delle microspie al sesto piano dell'edificio Watergate a Washington per spiare il partito democratico. Questo episodio portò all'impeachment di Nixon, che rassegnò le dimissioni due anni dopo. Oggi lo spionaggio elettronico non riguarda più solamente gli ambienti istituzionali, politici, aziendali e militari. 'Information is power' è un principio diffuso ad ogni livello della società. Ovunque ci siano degli interessi di qualsiasi tipo può esserci una microspia per avere conferme o smentite, per supportare decisioni difficili. Il mercato delle tecnologie investigative esiste da almeno 50 anni. I principali produttori di tecnologie investigative sono in USA, Russia, Israele, Inghilterra e Giappone. Da segnalare tuttavia che gli USA non esportano queste tecnologie perchè il regolamento interno federale ITAR (International Traffic in Arms Regulation) le considera strumenti strategici per la sicurezza nazionale. Anche la Russia ha smesso di esportare microspie causa embarghi per la guerra in Ucraina. Ma nell'ultimo decennio è esploso il mercato delle tecnologie investigative Made in China. E' poco noto che la Cina ha un regolamento interno che, almeno in teoria, limita la commercializzazione di microspie. In effetti a volte capita che qualche azienda cinese di microspie e videospie venga chiusa dalle autorità. Ma pochi giorni dopo l'attività riparte cambiando il nome. Il boom del Made in China ha generato un tipo di spionaggio elettronico caratterizzato da scarsa efficacia e maggiore rischio di essere scoperti. Da segnalare infine che lo spionaggio elettronico viene spesso integrato con lo spionaggio tradizionale: pedinamenti, osservazioni, appostamenti, accesso a documenti, richieste di informazioni e quant'altro viene riassunto con l'acronimo "OCP" (Osservazione - Controllo - Pedinamento).
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