Cosa possono fare le agenzie investigative in Italia?![]()
Secondo il portale del Diritto La
legge per tutti:
"Un investigatore privato può compiere
tutte quelle attività che sarebbero lecite anche se
fossero compiute da un normale
cittadino".
Un'ulteriore conferma giunge dal noto studio legale Gobbi & Partners: 'Un investigatore privato può esercitare la professione entro gli stessi limiti che ha il normale cittadino'. Così come un normale cittadino, anche un investigatore privato non può perquisire persone e luoghi, intercettare comunicazioni riservate, acquisire dati coperti da privacy, accedere ad ambienti privati senza il consenso del titolare del luogo. Mentre può pedinare e appostarsi in luogo pubblico, scattare foto in luogo pubblico, raccogliere informazioni da banche dati pubbliche, accedere ad ambienti privati con il consenso del titolare del luogo.
In Italia anche un normale cittadino può svolgere personalmente un'indagine privata e il 'fai da te' investigativo è molto comune. Tuttavia un normale cittadino può svolgere solo un'indagine 'nel suo particolare interesse e nei confronti di una singola persona'. Cioè può indagare solo su una persona chiaramente individuabile (es. il coniuge o il figlio) e solo su questioni che lo riguardano direttamente e personalmente. Quindi non può svolgere un'indagine per conto di terzi, ma solo un'indagine per 'motivi e usi suoi personali'. In pratica sono quasi sempre questioni familiari o riguardanti la sfera privata. In questi casi non è necessaria la licenza del Prefetto perchè non sono indagini svolte in forma professionale per conto di terzi. A conferma giunge la sentenza 48264/2014 della Cassazione, dove un uomo ha controllato e pedinato la sua ex moglie per mesi. Ma è stato assolto con formula piena dall'accusa di esercizio abusivo della professione di investigatore privato (art. 348 C.P.) perchè il fatto non sussiste.
Il lavoro dell'investigatore privato è legale. Gli investigatori sanno entro quali limiti possono muoversi e non accettano incarichi che richiedono il superamento dei limiti legali. Non è possibile denunciare un investigatore privato che ha fatto dei controlli nascosti ammessi per raccogliere con discrezione le informazioni necessarie a perseguire uno scopo lecito e legale. Così come un normale cittadino, anche un investigatore privato può essere denunciato solo se è ipotizzabile che abbia infranto la legge. Quali sono i controlli nascosti ammessi? Principalmente pedinamenti, appostamenti e osservazioni in luogo pubblico, verifiche in locali pubblici, accessi a pubblici registri, foto, registrazioni e videoregistrazioni nascoste in presenza di chi le effettua, controlli di autoveicoli con localizzatori GPS, richieste di informazioni a persone informate sui fatti. Ci sono anche dei controlli nascosti non ammessi a prescindere, sia per i normali cittadini che per gli investigatori privati: ad es. all'interno di private dimore senza essere presenti sul posto (autoveicoli esclusi), nei sistemi informatici (PC, server, reti, telefonini, tablet, database protetti dalla privacy, flussi telematici, ecc.) e nelle comunicazioni a distanza (chat, posta, messaggistica di ogni tipo, telefonate, Voip, ecc.). Inoltre non è ammesso svolgere dei controlli con atteggiamenti molesti, petulanti, invadenti, minacciosi, insistenti, violenti o persecutori: questo può portare a conseguenze sanzionatorie che partono dalle molestie e possono arrivare allo stalking in casi gravi e reiterati. Oltre al fatto che, agendo così, non si fanno certamente dei controlli efficaci e discreti! Altre possibili conseguenze potrebbero riguardare solo le aziende e i professionisti ed essere ricondotte al GDPR (privacy dei dati personali) o allo statuto dei lavoratori per alcuni controlli in azienda. Normalmente le prove raccolte mediante controlli non ammessi non sono trascrivibili e non sono utilizzabili in tribunale. Tuttavia i controlli nascosti, anche quelli ammessi, comportano quasi sempre un'invasione nella privacy altrui. Ma come si bilanciano due diritti opposti come il diritto a indagare e il diritto alla privacy della persona indagata?
In sintesi i controlli nascosti devono essere necessari per perseguire uno scopo lecito e legale (es. far valere o difendere un diritto). Non sono ammessi scopi illeciti, illegali, futili, superflui o non chiaramente individuabili. Inoltre i controlli nascosti devono essere attinenti, adeguati e proporzionati allo scopo da perseguire. In pratica bisogna limitarsi ad acquisire le informazioni minime indispensabili per lo scopo dell'indagine, seguendo il principio generale che l'invasività nella privacy altrui deve essere contenuta il più possibile. Qui emerge un limite importante, soprattutto per gli investigatori privati che sono professionisti assoggettati al GDPR: anche i controlli nascosti ammessi potrebbero essere contestati se sono troppo ampi, prolungati, invasivi, inadeguati, sproporzionati o comunque non attinenti allo scopo dell'indagine. Terminiamo questa sintesi ricordando che le indagini private non devono essere necessariamente finalizzate ad esibire le prove raccolte in tribunale (non è un obbligo ma una scelta). In ogni caso le prove non devono essere rese pubbliche (es. nei social o negli ambienti di lavoro), ma usate con discrezione per prendere delle decisioni oppure esibite nelle sedi competenti. Quanto sopra vale sia per gli investigatori privati che per i normali cittadini. Tuttavia, come dichiarato dallo studio legale Gobbi & Partners in un'intervista a ForensicsNews, in Italia a volte si assiste al paradosso che i normali cittadini godono di più libertà d'azione rispetto agli investigatori privati. Fonti e approfondimenti - La Legge per Tutti Avv. Acquaviva: si può denunciare un investigatore privato? Vedi... - Avv. Gobbi: gli investigatori privati e i normali cittadini hanno gli stessi poteri. Vedi... - La Legge per Tutti Avv. Acquaviva: pedinare qualcuno è reato? Vedi... - La Legge per Tutti Avv. Greco: quando un pedinamento può far scattare il reato di molestie? Vedi... - La Legge per Tutti Avv. Acquaviva: nascondere un GPS in un autoveicolo per controllare gli spostamenti è reato? Vedi... - Studio legale Corsinovi: nascondere un localizzatore GPS con microfono in un autoveicolo è reato? (sentenza 3446/2024 Cassazione) Vedi... - Avv. d'Isa: il coniuge che pedina l'altro coniuge non commette reato di esercizio abusivo della professione di investigatore privato. Vedi... - La Legge per Tutti Avv. Acquaviva: quando è ammesso videoriprendere qualcuno di nascosto se si è fisicamente presenti sul posto? Vedi... - La Legge per Tutti Avv. Greco: quando è ammesso registrare una conversazione di nascosto se si è fisicamente presenti sul posto? Vedi... - La Legge per Tutti Avv. Acquaviva: anche i normali cittadini possono svolgere indagini con valenza processuale. Vedi... - La Legge per Tutti Avv. Greco: cosa si intende per privata dimora? Vedi... - Avv. Ramelli: nascondere microspie in una privata dimora e allontanarsi è sempre reato. Vedi... - La Legge per Tutti Avv. Greco: quali sono i dati da non pubblicare? (GDPR e trattamento dei dati personali). Vedi... - Altalex Avv. Marani: l'utilizzo di una microspia ambientale all'interno di un autoveicolo può essere intercettazione telefonica art. 617bis? Vedi... Tutti i diritti riservati ai proprietari dei link
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